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Le faccette dentali sono delle lamine spesse circa 0,5 millimetri, in ceramica o composito, che si applicano sulla superficie esterna dei denti assicurando un sorriso luminoso e pulito. Si tratta, pertanto, di un intervento meramente estetico, utile per modificare la forma, la posizione e il colore dei denti naturali.
In questo approfondimento abbiamo cercato di rispondere a tutte le principali domande che i nostri lettori ci hanno posto in relazione alle faccette dentali, nella speranza di esaudire ogni curiosità su di esse. Naturalmente, rimaniamo a disposizione ai contatti che si trovano in questa pagina per un riscontro più diretto e puntuale. Consigliamo, inoltre, a chi fosse interessato a ricorrere a questa procedura a consultare il proprio dentista di fiducia per chiedere se effettua questo servizio.
Faccette dentali: si staccano?
Di tutte le perplessità che i nostri lettori ci hanno esposto in relazione alle faccette dentali, una delle più ricorrenti è certamente quella sul fatto che possano staccarsi o rompersi.
Ebbene, se l’applicazione delle faccette mediante cementazione è effettuata in modo corretto, con materiali di prima qualità, il rischio che possano staccarsi è quasi inesistente. Lo stesso si può identicamente affermare per quanto attiene il pericolo di rottura, anche se sarebbe opportuno evitare ogni fattore di rischio, come ad esempio l’abitudine di mordersi le unghie o digrignare i denti anteriori.
Quanto durano le faccette dentali?
Da quanto abbiamo riepilogato dovrebbe esser già chiaro che le faccette dentali rappresentano una soluzione duratura. Tuttavia, per poter conservare la loro efficacia nel lungo termine, è sempre opportuno ricordarsi la necessità di riporre la giusta cura per la propria igiene orale, lavando i denti dopo ogni pasto, usando il filo interdentale almeno una volta al giorno, eseguendo una seduta di igiene orale professionale nello studio del dentista almeno una o due volte l’anno.
Insomma, le faccette dentali durano, ma per poterle conservare in salute – come del resto avviene come tutti i trattamenti odontoiatrici, come ad esempio gli impianti dentali, è fondamentale che il paziente presti particolare attenzione ai consigli suggeriti per la pulizia dal dentista.
Costo delle faccette dentali
Molte persone temono di valutare la possibilità di applicare delle faccette dentali, poiché le considerano una scelta particolarmente onerosa da fronteggiare.
Quando si parla di costo delle faccette dentali si finisce prontamente con il parlare di una soluzione che non rientra certamente tra le più economiche. D’altronde, abbiamo a che fare con materiali di qualità, con un elevato costo di realizzazione, arrivando a 600 – 700 euro per faccetta.
Tuttavia, è bene considerare questa spesa come un investimento duraturo nel tempo: le faccette dentali, infatti, possono essere applicate senza interventi invasivi e garantiscono un risultato molto longevo nel tempo, migliorando sensibilmente il proprio sorriso.
In quante sedute si installano?
Uno dei motivi che sottintende l’onerosità delle faccette dentali è anche determinato dalle caratteristiche del processo che rendono possibile la realizzazione e l’applicazione delle stesse.
Ricordiamo infatti che per realizzare le faccette dentali è necessario attraversare un percorso ben preciso. Esso comincia con una prima visita preliminare in cui si condivide la possibilità di optare per questa soluzione. Dopodiché con foto, radiografie e con il rilievo delle impronte preliminari il dentista studia la migliore soluzione estetica.
Nella seduta successiva il dentista effettuerà delle prove estetiche. Così facendo potrà individuare un percorso condiviso con il paziente, in grado di generare la massima soddisfazione. È in questa fase che si applicano delle faccette provvisorie per comprendere come rendere più efficace l’estetica.
Dopo un periodo di tempo variabile rispetto a tale seduta (in linea di massima, 10 – 20 giorni), si avranno a disposizione le faccette definitive. Esse saranno in ceramica o in composito, da cementare con materiali adesivi al posto di quelle provvisorie.
